Territorio


La struggente bellezza dell'Ogliastra è un continuum che dall'interno arriva fino al mare. Il complesso carsico di calcari e dolomie del Supramonte poggia su scisti e graniti formando altipiani, rilievi, crepacci, gole, voragini e codulas, strette valli scavate da torrenti che alla foce creano delle cale sabbiose. Angoli dai colori caraibici. E' come se l'acqua, elemento prezioso ovunque, qui avesse assunto una trasparenza particolare, una magia di colori che dalle viscere dei monti si mantiene intatta e brillante fino al mare per tingerlo di infinite sfumature. Ecco il Golfo di Orosei. 40 chilometri a strapiombo sul mare. Un susseguirsi di pareti a picco dove il lavorio delle acque ha forgiato cale e piccole insenature.

Il litorale è uno dei più selvaggi e meglio conservati dell’isola. Si raggiunge con lunghe camminate in territori talvolta difficili o via mare, se le condizioni atmosferiche lo permettono, perchè non esistono baie riparate. Qua e là la continuità della costa è rotta dallo sbocco al mare delle fiumare, o codule.

Lungo queste aperture naturali del fronte roccioso si possono fare delle camminate dalla vetta del monte fino all’arenile o viceversa in uno scenario primordiale. E' l'essenza del Mediterraneo che prende corpo. Si passeggia fra rocce scolpite in mille forme dal vento e dalle acque, che in stagione si colorano del rosso violento degli oleandri. Si trova ristoro all'ombra di lecci secolari. Si ascoltano le campane dei greggi di pecore e capre dalle lunghe corna e il canto degli uccelli.

La più celebre è Cala Luna, che seppur molto battuta dal turismo, resta un incanto. Bagnarsi in quelle acque trasparenti può ricordare la mitologica nascita di Venere. Più a sud Cala Sisine, altrettanto bella ma più remota, ideale per osservazioni notturne dell'arco celeste al levarsi della luna. E così Cala Mariolu, inaccessibile da terra e più ancora Cala Goloritze, dominata da un'incredibile obelisco naturale in pietra lavorata dai venti. E ai suoi piedi l'acqua cristallina ha scavato nella roccia un arco naturale attraverso il quale, come in una tavolozza, si vedono tutte le tonalità che dal bianco della sabbia arrivano fino all'azzurro infinito dell'orizzonte.

La costa si addolcisce all’altezza di Santa Maria Navarrese, piccolo centro nato intorno all’omonima chiesa campestre costruita nell’XI secolo. Secondo la leggenda venne eretta dalla figlia del Re di Navarra dopo essere scampata a un naufragio. L’arenile sabbioso è delimitato da una pineta e protetto da una secentesca torre saracena. Di fronte Pedra Longao lo scoglio dell’Agugliastra, un pinnacolo calcareo di 128 metri che svetta dal mare.

La spiaggia di Lotzorai, lunga e sabbiosa, costeggia lo stagno di Tortolì, una riserva naturale, dove in estate vivono colonie di cavalieri d'Italia, fraticelli, garzette, aironi cenerini e ogni tanto si vedono dei fenicotteri rosa. Il colpo d'occhio è quello tipico delle zone umide. I canneti e le distese di salicornia si riflettono sull'acqua salmastra che nel corso del giorno assume colorazioni diverse. Più delicata all'alba, intensa sotto al sole di mezzogiorno e di nuovo tenue al tramonto. E quando la luna è piena lo stagno si trasforma in una lastra d'argento. E' un'oasi faunistica adatta al birdwatching per la presenza di vari uccelli migratori. Come spesso succede su quest'isola la vita dell'uomo e il corso della natura convivono armonicamente. Lo stagno di Tortolì viene gestito dal 1944 dalla Cooperativa Pescatori Tortolì (loc. Peschiera San Giovanni – tel. 0782664415 ), nel pieno rispetto dell'ambiente. Con l'alta marea il pesce entra nelle peschiere attratto dalla ricchezza dell'acqua e poi quando il livello del mare scende, con un semplice sistema di chiuse, i pescatori lo bloccano e lo pescano. I cefali da bottarga vengono catturati con le mani per non rovinare le uova.

All’interno dell’oasi i pescatori hanno attrezzato una zona per la pesca sportiva e, caso unico in Italia, un vero e proprio ittiturismo: dove viene esercitata un’attività di ristorazione con i prodotti pescati nello stagno e nel mare aperto. Il non plus ultra sono le polpette di pesce, la bottarga, i ravioli di seppia, le cozze alla marinara e la salicornia sbollentata e condita con olio extravergine e sale ( prezzo medio 28 euro, solo su prenotazione). Arbatax, principale porto commerciale e turistico dell’Ogliastra, rimane stampata nella memoria per le sue scogliere di porfido rossastro, che al tramonto s’infuocano. Un bel contrasto con la sabbia candida e fine del lido di Orrì. Al niveo arenile succede un'altra parete rossa, quella dei faraglioni della spiaggia di Cea. La spagnola torre di Barì caratterizza la spiaggia bianca di Barisardo.

Blu , rosso e verde brillante sono i colori di  Coccorocci: una lunga spiaggia di ciottoli a forma di uovo bianchi, bruni egrigi. Dalla spiaggia iniziano sentieri seminascosti tra corbezzoli, mirto e lentischio che costeggiano minuscole calette. Alle spalle colline coperte di macchia mediterranea fittissima.


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